ARTICOLO ATTIVO
03/11/2022
GOVERNO

BONUS R&S, PRESENTATA LA PROPOSTA CORRETTIVA

Nell’ambito del DL Aiuti-ter, Il Governo ha predisposto delle proposte correttive in materia di R&S: la proroga della procedura di riversamento spontaneo e la possibilità di ottenere la certificazione anche per i vecchi investimenti 
Dopo la notizia del MEF pubblicata il 31 ottobre, arriva l’ufficializzazione dell’emendamento depositato alla Camera a firma del Governo contenente due proposte correttive ed integrative in ambito Ricerca e Sviluppo:
  • la proroga di un anno della sanatoria per i Bonus ricerca e sviluppo per l’invio delle istanze al Fisco;
  • la possibilità di ottenere una certificazione anche per i vecchi investimenti in R&S.
L’emendamento del Governo interviene per allungare la scadenza per presentare la domanda di riversamento del Bonus R&S indebitamente utilizzato nei periodi 2015-2019, che era prevista per il 31 ottobre, per prorogarla di un altro anno, fino al 31 ottobre 2023.

Oltre allo slittamento di un anno l’emendamento interviene anche per inserire la possibilità che, come richiesto dalle imprese, un certificatore certo e riconosciuto secondo le regole fissate con il decreto Semplificazioni possa attestare e garantire l’effettività e l’autenticità della ricerca e sviluppo effettuata, anche per periodi di imposta precedenti al 2020.
Su questo punto l’emendamento prevede un’analoga procedura di certificazione riferita alla disciplina del credito d’imposta ricerca e sviluppo recata dall’articolo 3 del D.L. 23 dicembre 2013 n. 145 e successive modificazioni. 
L’estensione vuole tener conto delle incertezze interpretative che hanno caratterizzato il bonus Ricerca e Sviluppo.