19/12/2025 - ATTIVO - NEWS AGEVOLA
Manovra 2026: Transizione 4.0 e Transizione 5.0 rinviate a un decreto collegato
Il Governo stralcia dalla legge di Bilancio il rifinanziamento dei crediti d’imposta e demanda a un decreto collegato la gestione delle misure Transizione 4.0 e 5.0
Nelle ultime ore l’iter della Legge di Bilancio 2026 è stato interessato da importanti novità. La riformulazione notturna dell’emendamento governativo, arrivata in Commissione Bilancio del Senato il 19/12/2025, esclude dalla Manovra una parte rilevante degli interventi a sostegno degli investimenti, in particolare quelli relativi a Transizione 4.0 e Transizione 5.0, destinandoli a un successivo decreto legge collegato.
TRANSIZIONE 5.0: RISORSE RIDOTTE E LISTA D’ATTESA ANCORA APERTA
Il primo nodo riguarda Transizione 5.0, già fortemente ridimensionata a seguito della rimodulazione del PNRR, che ha ridotto le risorse disponibili da 6,4 a 2,6 miliardi di euro. Secondo le stime del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la conseguente lista d’attesa delle imprese escluse ammonta a circa 1,7–1,8 miliardi di euro.
Nelle versioni precedenti del correttivo alla Manovra, il Governo aveva ipotizzato un intervento compensativo per dare risposta almeno parziale a queste imprese. Con l’ultima riformulazione, tuttavia, ogni riferimento operativo alla gestione della lista d’attesa viene eliminato dal testo della Legge di Bilancio, rinviando ogni decisione al decreto collegato.
TRANSIZIONE 4.0: RIFINANZIAMENTO RINVIATO
Nel disegno originario, il rifinanziamento di Transizione 4.0 avrebbe dovuto svolgere un ruolo di compensazione, consentendo alle imprese rimaste escluse dalla 5.0 di accedere a crediti d’imposta meno generosi ma immediatamente fruibili.
L’intervento prevedeva uno stanziamento stimato in circa 1,3 miliardi di euro, insufficiente a coprire l’intero fabbisogno ma in grado di attenuare l’impatto del taglio delle risorse 5.0.
Con la nuova versione dell’emendamento, anche il rifinanziamento del 4.0 resta escluso dalla Manovra 2026 e viene rinviato integralmente al decreto collegato.
IL DECRETO COLLEGATO COME NUOVA SEDE DEGLI INCENTIVI
Per evitare che lo stralcio comprometta l’impianto complessivo della politica industriale, il Governo punta ora su un decreto legge collegato alla Manovra, da approvare entro la fine dell’anno. L’obiettivo dichiarato è riproporre integralmente le risorse promesse alle imprese, spostando però la sede normativa dal disegno di Legge di Bilancio a un provvedimento separato.
Resta aperta una questione centrale: tempi e modalità di attuazione. Il rinvio comporta inevitabilmente un allungamento dei tempi e lascia le imprese, almeno nel breve periodo, in una fase di incertezza rispetto alla copertura dei crediti attesi.
Fonte istituzionale: GOVERNO