17/12/2025 - ATTIVO - NEWS AGEVOLA
Manovra 2026, in Commissione Bilancio prende forma il pacchetto imprese
Tra proroghe e revisioni, cambiano le regole per iperammortamento e Transizione 4.0 mentre prosegue l’esame degli emendamenti
Dal 16/12/2025 sono iniziate in Commissione Bilancio del Senato le votazioni sugli emendamenti alla Legge di Bilancio 2026. Il confronto parlamentare prosegue anche nella giornata del 17/12/2025, con l’esame dei subemendamenti all’emendamento governativo che interviene in modo rilevante sul capitolo dedicato alle imprese.
Dalle prime indicazioni emerse nel corso dei lavori, il pacchetto imprese viene ridefinito attraverso una combinazione di proroghe temporali, revisione degli strumenti esistenti e stanziamenti aggiuntivi, con un impatto diretto sulle misure a sostegno degli investimenti produttivi.
IPERAMMORTAMENTO 2026–2028: ESTENSIONE E RISCRITTURA DELL’INCENTIVO
Il fulcro delle modifiche riguarda l’iperammortamento, che viene esteso agli investimenti effettuati dal 01/01/2026 al 30/09/2028, diventando lo strumento principale di sostegno agli investimenti in beni strumentali.
L’emendamento del Governo interviene in modo significativo sull’impianto della misura:
- vengono ridefinite le maggiorazioni del costo di acquisizione, fissate al 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, al 100% per la quota eccedente fino a 10 milioni di euro e al 50% per la parte oltre i 10 milioni;
- l’agevolazione viene limitata ai beni prodotti nell’Unione europea o in Stati aderenti allo Spazio economico europeo, introducendo un vincolo che incide sulle scelte di approvvigionamento delle imprese;
- viene confermata la necessità di un decreto interministeriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per la definizione delle modalità attuative, delle procedure di accesso e delle comunicazioni e certificazioni richieste.
Contestualmente, l’emendamento prevede anche un aggiornamento degli allegati A e B del piano Industria 4.0, con una riscrittura dell’elenco dei beni materiali e immateriali agevolabili, finalizzata ad allineare l’incentivo all’evoluzione delle tecnologie digitali e dei processi produttivi.
TRANSIZIONE 4.0: RISORSE AGGIUNTIVE E NODI ANCORA DA SCIOGLIERE
Accanto alla revisione dell’iperammortamento, il pacchetto imprese prevede lo stanziamento di nuove risorse pari a circa 1,3 miliardi di euro destinate al credito d’imposta Transizione 4.0, con l’obiettivo di evitare un ridimensionamento dei benefici spettanti alle imprese a seguito dell’esaurimento dei fondi disponibili.
Resta tuttavia da chiarire:
- se le risorse stanziate siano sufficienti a coprire l’intero fabbisogno delle domande presentate;
- le modalità con cui verranno gestite le posizioni delle imprese che hanno già effettuato o prenotato investimenti in assenza di capienza finanziaria;
- il coordinamento operativo tra le nuove risorse e le procedure già avviate presso l’Agenzia delle Entrate.
Su questi aspetti saranno determinanti le riformulazioni finali degli emendamenti e le indicazioni che emergeranno nei prossimi giorni dal prosieguo dell’iter parlamentare.
Nel complesso, le modifiche in discussione delineano un sistema di incentivi agli investimenti più concentrato su strumenti fiscali strutturali, con un impianto semplificato ma anche con margini di incertezza legati alla definizione puntuale delle regole applicative.
L’esito finale dipenderà dall’approvazione degli emendamenti e dei subemendamenti in Commissione Bilancio e dal successivo passaggio in Aula. Solo con i testi definitivi e con i decreti attuativi sarà possibile valutare l’impatto concreto delle nuove disposizioni per le imprese e la portata effettiva delle misure previste dalla Legge di Bilancio 2026.
Fonte istituzionale: VARI