05/12/2025 - ATTIVO - NEWS AGEVOLA


Iperammortamento 2026: verso un piano pluriennale con consegne fino al 30/09/2028

Le dichiarazioni del MEF anticipano un’estensione dei termini e semplificazioni operative, mentre prosegue in Senato il lavoro sugli emendamenti e sull’aggiornamento degli Allegati A e B
Il percorso della Legge di Bilancio 2026 continua a produrre novità rilevanti per il nuovo iperammortamento, destinato a sostituire i crediti d’imposta 4.0 e 5.0. Negli ultimi giorni, infatti, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato un punto atteso dalle imprese: l’agevolazione avrà natura pluriennale, con una finestra temporale più ampia per completare gli investimenti.
Parallelamente, dai lavori parlamentari emergono ulteriori elementi sulla possibile riscrittura dell’art. 94 del DDL che disciplina l'incentivo, mentre alcune semplificazioni procedurali e l’aggiornamento degli Allegati A e B sembrano avvicinarsi, pur non essendo ancora contenuti in un testo ufficiale.

ESTENSIONE TEMPORALE DELLA MISURA E CONFERME SULLE RISORSE
Le ultime dichiarazioni del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti confermano che l’iperammortamento sarà strutturato su base pluriennale:
  • consegna dei beni agevolati possibile fino al 30/09/2028;
  • obbligo di versare almeno il 20% dell’acconto entro il 31/12/2027.
Questa indicazione – sebbene non ancora inserita nel testo normativo – rappresenta la prima conferma politica sulla volontà del Governo di ampliare la portata temporale della misura, e presuppone che siano state individuate le coperture finanziarie necessarie, come dichiarato dallo stesso Giorgetti.

EVOLUZIONE DEGLI EMENDAMENTI IN COMMISSIONE BILANCIO
La Commissione Bilancio del Senato, nel frattempo. sta procedendo alla riformulazione degli emendamenti segnalati all’art. 94 del DDL. Le misure attualmente in esame confermano l’impianto previsto dalla bozza di legge:
  • maggiorazione extracontabile del costo dei beni;
  • tre scaglioni standard: +180%, +100%, +50%;
  • maggiorazioni “green” fino a +220% / +140% / +90% in presenza di riduzione dei consumi energetici (≥3% sito o ≥5% processo).
Nelle proposte in Commissione – che non sono ancora definitive – figurano inoltre:
  • estensione dei termini di consegna (in parte coerente con quanto dichiarato da Giorgetti);
  • agevolazione incrementale per beni prodotti nell’UE;
  • riconoscimento delle spese di certificazione energetica alle PMI;
  • attenuazione o revisione del requisito di interconnessione;
  • ampliamento del perimetro dei beni agevolabili.
Si tratta di modifiche che derivano dai testi degli emendamenti e dai resoconti parlamentari, non ancora cristallizzate in un documento approvato.

SEMPLIFICAZIONI PROCEDURALI IN DISCUSSIONE
Alcune possibili modifiche operative – non presenti nel DDL ma circolate attraverso fonti tecniche e stampa specializzata – riguardano:
  • più tempo per il versamento dell’acconto del 20% (da 30 a 60 giorni dalla comunicazione ex ante);
  • eliminazione della certificazione preventiva del risparmio energetico, con verifica demandata alla fase ex post;
  • sostituzione del decreto attuativo interministeriale con un decreto direttoriale del MIMIT, per accelerare l’operatività del sistema.
Queste ipotesi non costituiscono ancora una decisione normativa, ma riflettono l’indirizzo di semplificazione richiesto dalle imprese e discusso nel contesto parlamentare.

IPOTESI DI AGGIORNAMENTO DEGLI ALLEGATI A E B
Una parte significativa del confronto legislativo riguarda la revisione degli elenchi dei beni agevolabili. Secondo le anticipazioni parlamentari e gli approfondimenti tecnici:
  • per l’Allegato A (beni materiali) si valuta l’inserimento di tecnologie a forte impatto energetico (HVAC industriali, sistemi di recupero calore, meccatronica avanzata), hardware per AI e HPC, edge computing, OT security e infrastrutture di connettività avanzata;
  • per l’Allegato B (beni immateriali) potrebbero essere introdotti software gestionali più ampi, soluzioni di AI generativa, piattaforme RPA, strumenti ESG, applicazioni immersive (AR/VR/MR), soluzioni per la supply chain, sistemi industriali di cybersecurity e software nativi cloud.
Anche in questo caso, si tratta di orientamenti tecnici non ancora approvati.

Per maggiori e certe informazioni è indispensabile attendere i testi riformulati degli emendamenti e la versione approvata dal Senato dell'art.94, prima del passaggio alla Camera e dell’approvazione definitiva del DDL di Bilancio 2026.

Fonte istituzionale: VARI