13/11/2025 - ATTIVO - NEWS AGEVOLA
Transizione 5.0: il Ministro MIMIT chiarisce in Parlamento le ragioni dello stop e conferma il piano 2026 con risorse nazionali
Il Ministro Urso illustra la scelta di ridurre il plafond PNRR e aggiorna sui 13.852 progetti già presentati. Dal prossimo anno operativa una nuova agevolazione basata sull’iperammortamento.
LE MOTIVAZIONI DELLA CHIUSURA ANTICIPATE ILLUSTRATE ALLA CAMERA
Nel corso del question time del 12/11/2025, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è intervenuto alla Camera per ricostruire le ragioni che hanno portato alla chiusura anticipata della misura Transizione 5.0 e alla rimodulazione delle risorse.
Il Ministro ha spiegato che la revisione del PNRR approvata dalla Commissione europea lo scorso giugno richiedeva agli Stati membri di garantire il pieno utilizzo dei fondi entro il 2026. Sulla base delle stime disponibili in quel momento, secondo le quali la misura non avrebbe superato i 2 miliardi di euro di domanda, il Governo ha scelto di fissare il nuovo tetto a 2,5 miliardi, per evitare un eventuale disallineamento con gli obiettivi di spesa del Piano.
Urso ha definito quella scelta «necessaria per tutelare le finanze pubbliche e garantire l’utilizzo delle risorse europee», sottolineando che la successiva accelerazione delle domande ha reso inevitabile l’adozione del decreto che ha certificato l’esaurimento del plafond.
DOMANDE A 3,4 MILIARDI E OLTRE 13.800 PROGETTI PRESENTATI
Nel proprio intervento, il Ministro ha aggiornato anche i numeri della misura: al 12/11/2025 risultano 13.852 progetti caricati sulla piattaforma del GSE, per un valore complessivo di oltre 3,4 miliardi di euro.
Le imprese possono continuare a trasmettere la comunicazione di prenotazione fino al 31/12/2025. Come già chiarito nei comunicati ministeriali dei giorni scorsi, le richieste presentate dopo il 07/11/2025 restano validamente depositate, ma potranno essere accolte solo in presenza di nuova disponibilità finanziaria, nel rispetto dell’ordine cronologico.
Urso ha ribadito che il Governo è impegnato nel reperimento di risorse aggiuntive, così da garantire una risposta anche ai progetti oggi collocati in lista d’attesa.
IL NUOVO PIANO 2026 E L’UTILIZZO DI RISORSE NAZIONALI
Dal dibattito parlamentare è emersa anche la conferma che dal 01/01/2026 sarà avviata una nuova misura in continuità con Transizione 5.0, finanziata con risorse nazionali e costruita sulla logica dell’iperammortamento.
L’impostazione consentirà di:
- semplificare la gestione dell’incentivo per le imprese;
- superare le limitazioni legate ai vincoli ambientali del PNRR;
- estendere l’accesso anche ai settori energivori, esclusi dalla versione europea del piano;
- distribuire gli effetti finanziari della misura su più esercizi, anziché impattarli immediatamente sul bilancio dello Stato.
Il Ministro ha inoltre spiegato che il nuovo schema sarà valido per 3 anni, con l’impegno congiunto del MIMIT e del MEF a garantirne la proroga nel successivo biennio. L’obiettivo è fornire alle imprese un quadro più ampio e stabile per programmare gli investimenti.
ATTESO UN CONFRONTO CON LE ASSOCIAZIONI D’IMPRESA
In vista della definizione delle misure di raccordo tra l’attuale piano e quello del 2026, Urso ha ricordato che il 18/11/2025 è stato convocato un incontro con le principali associazioni d’impresa.
Il confronto servirà a valutare le esigenze delle aziende che hanno già avviato investimenti e a definire le modalità più idonee per garantire continuità operativa e certezza degli strumenti agevolativi.
Il Governo prevede di chiudere il lavoro istruttorio entro le prossime settimane, così da dare un orizzonte chiaro e programmabile a un’agevolazione che, in pochi mesi, ha raccolto un’adesione superiore a ogni previsione.
Fonte istituzionale: MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY