12/09/2025 - ATTIVO - NEWS AGEVOLA


Transizione 5.0 e 4.0: il nuovo incentivo previsto dal Governo per il 2026

La Manovra punta a unire i due strumenti in una misura unica e modulare, finanziata con risorse nazionali e pensata per includere anche le imprese energivore
In occasione del Forum di Cernobbio, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che nella Legge di Bilancio 2026 sarà introdotta una misura unica che supererà l’attuale distinzione tra Transizione 4.0 e 5.0. L’obiettivo è predisporre un incentivo finanziato con risorse nazionali, di carattere strutturale e pluriennale, in grado di semplificare l’accesso per le imprese e di includere anche i settori oggi esclusi dai vincoli del PNRR.

UNA MISURA UNICA
Secondo quanto precisato dal Ministro, l’esperienza di Transizione 5.0 si concluderà il 31/12/2025 con scarse possibilità di proroga, nonostante la dotazione di 6,3 miliardi di euro a valere sul capitolo RepowerEU. La misura ha incontrato significative difficoltà legate a:
  • rigidità temporali imposte dal PNRR;
  • applicazione del principio DNSH, che ha escluso comparti ad alta intensità energetica come siderurgia, carta, ceramica e chimica;
  • complessità burocratiche e procedurali.
Diversa è stata l’esperienza di Transizione 4.0, maggiormente utilizzata dalle imprese grazie alla semplicità del credito d’imposta, ma ridimensionata nell'ultimo anno - per quanto riguarda gli investimenti in beni strumentali - con aliquote inferiori, l'introduzione di un tetto di spesa massimo e l’esclusione delle spese per investimenti in beni strumentali immateriali.

L’IPOTESI DI UN NUOVO INCENTIVO MODULARE
Dalle dichiarazioni del Ministro emerge l’intenzione di disegnare una misura con le seguenti caratteristiche:
  • finanziamento con risorse nazionali, senza i vincoli PNRR;
  • orizzonte pluriennale, utile alla pianificazione degli investimenti;
  • struttura modulare, con tre possibili componenti:
    - incentivo di base per la digitalizzazione (erede di Transizione 4.0);
    - modulo specifico per la transizione green, con procedure più snelle rispetto al Piano 5.0;
    - premialità aggiuntiva per i progetti di “twin transition”, che integrano innovazione digitale e sostenibilità.
LE RICHIESTE DELLE IMPRESE
Le associazioni di categoria hanno evidenziato alcune priorità in vista della nuova misura:
  • ripristino dell’incentivo anche per i software avanzati;
  • maggiore plafond di spesa e automatismo del credito d’imposta;
  • inclusione delle imprese energivore.
PROSSIMI PASSI
L’architettura del nuovo incentivo è ancora in fase di studio presso il MIMIT e sarà definita con la prossima Legge di Bilancio 2026. La sfida principale sarà garantire un meccanismo chiaro, accessibile e adeguatamente finanziato, capace di sostenere in modo stabile la competitività del sistema produttivo nazionale.

Fonte istituzionale: MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY